28 Agosto 2015 di Daniele Frulla
Prendiamo due piani paralleli di un materiale conduttore e tra di essi inseriamo un materiale isolante, avremo ottenuto da questa configurazione un condensatore.
Infatti, se immettiamo corrente continua all’estremità dei piani paralleli, le cariche elettriche si accumuleranno nelle piastre conduttrici e li vi resteranno perché non potranno fluire attraverso il materiale isolante. Solo quando le cariche diventeranno talmente tante da non poter più essere contenute nelle piastre, in quell’istante si avrà passaggio di corrente e avremo anche distrutto il condensatore.
Il condensatore è un accumulatore di energia, alcuni hanno già pensato di usarlo come batteria, ma per ottenere la stessa energia servirebbe un volume di condensatori molto più grande della semplice minuscola batteria. Tuttavia, il tempo di carica e scarica è davvero veloce e potrebbero sostituire con facilità le batterie delle auto.
Da diversi anni sono stati sviluppati ultra capacitori o super condensatori, che possono accumulare energia come una batteria, il loro rilascio è più lento degli altri condensatori così, una volta carichi, si possono utilizzare per qualche minuto come fonte di energia da ultracondensatori.
Quando parliamo di condensatori non facciamo riferimento in alcun modo all’amperaggio di corrente (mentre per una batteria lo si fa) perché le cariche contenute all’interno del condensatore non possono fluire da una parte all’altra in un determinato periodo di tempo.
Tra le due armature del condensatore si può parlare di differenza di potenziale (quindi Volt).
Il Farad è l’unità di misura del condensatore ossia Coulomb/Volt. Quindi la capacità di un condensatore è una frazione piccolissima di Farad (dipendente dal mateteriale con cui si costruisce il condensatore).
Se prendiamo un condensatore e lo colleghiamo ad una batteria pian piano questo si caricherà e raggiungerà il suo voltaggio di esercizio (che non può essere superato, pena la rottura del condensatore). Se ora stacchiamo il condensatore questo manterrà la carica che gli e stata fornita.
Al contrario, se prendiamo un condensatore carico e lo colleghiamo ad un carico resistivo allora il condensatore avrà una costante di tempo di carica o scarica τ=RC in secondi dove R è la resistenza e C i farad del condensatore.
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