Fotovoltaico Organico. Alternativa al Silicio

21 Dicembre 2009 di Daniele Frulla


Quando si parla di fotovoltaico la gran parte delle persone pensa a quei enormi pannelli di silicio, spesso antiestetici, che si vedono sui tetti delle case o nelle enormi distese di centrali solari.

Non vi nascondo che ho pensato anch’io di installarle, ma ancora oggi i prezzi sono quasi inaccessibili per la maggior parte delle persone. L’alternativia ai pannelli di silicio saranno le celle fotovoltaiche organiche dette OPV.

Borsa Fotovoltaica

Il fotovoltaico organico

Incominciamo a capire che cosa sia il fotovoltaico organico. Dalla parola stessa riusciamo a capire che si tratta di energia prodotta dalla luce non più attraverso celle di silicio, ma tramite materiali organici.

Esistono diversi tipi di celle fotovoltaiche completamente organiche:

  • quelle a “small molecules”, realizzate attraverso un’evaporazione sotto vuoto;
  • quelle polimeriche, realizzate attraverso deposizione in forma liquida, che sono arrivate al 4-5% di efficienza massima per celle in laboratorio.

Le celle polimeriche sono di gran lunga più in uso rispetto alle “small molecules”, sia per i costi di fabbricazione che per la tipologia di costruzione che attraversa un processo veramente semplice.

Vantaggi e Svantaggi del Fotovoltaico Organico

Il fotovoltaico organico è flessibile, leggero e potenzialmente meno costoso delle tradizionali celle al silicio.

Lo svantaggio principale del fotovoltaico organico resta ancora nei coefficienti di conversione in energia elettrica, ancora bassi rispetto al silicio. Uno studio in Georgia (USA) tuttavia sta cominciando ad alzare le prestazioni arrivando ad aumentare l’efficienza di circa 3-4% con segnale che potrebbero arrivare al 5% nel prossimo futuro.

Sebbene le celle solari organiche non siano così efficienti le loro caratteristiche come flessibilità, peso, robustezza, costo li rende sempre più attraenti al mercato.

Le celle organiche possono essere facilmente applicate e incorporate in altri materiali come tessuto e plastiche per coperture, e l’ideale resta la loro applicazione nei piccoli dispositivi elettronici come cellulari, palmari, tutti quei dispositivi che richiedono poca energia, ma di grande utilizzo.

Potrebbe finire il tempo in cui si girava il mondo senza il petrolio, ma si portava con se un enorme carrello fotovoltaico in silicio per generare energia.

La società Konarka ha sviluppato la tecnologia Power Plastic che permette addirittura di stampare questi fogli fotovoltaici con un semplice click scelgliendo le forme e la tipologia del foglio fotovoltaico che si vuole.

Il grosso vantaggio dei materiali fotovoltaici organici o ibridi risiede nel fatto che questi possono essere depositati, su larghe aree e a costi molto ridotti, sia in soluzione liquida, come veri e propri inchiostri o paste, o attraverso semplici processi di evaporazione.

È possibile quindi usare metodi tipici dell’industria della stampa e applicarli nel campo del solare organico, riducendo così gli alti costi di materiale e di processo, tipici dell’industria dei semiconduttori convenzionali cristallini.

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